Addio WhatsApp, l’ultimissima legge stravolge tutto: da non credere

Una proposta di legge può stravolgere completamente l’operatività di Whatsapp. E c’è già chi minaccia l’addio

Utilizzata da oltre 2 miliardi di utenti, Whatsapp è l’app di messaggistica istantanea più utilizzata al mondo in un settore che, nell’ultimo decennio, ha visto crescere notevolmente la concorrenza con la diffusioni di altri servizi simili come Telegram e Signal.

Un successo quello di Whatsapp dovuto alla semplicità di utilizzo e alle numerose funzionalità integrate che consentono non solo di scambiarsi messaggi testuali ma anche altri contenuti multimediali. Funzionalità che vengono aggiornate costantemente e che si adattano al concomitante sviluppo dei sistemi operativi dei device sui cui l’app è installata.

Non mancano, tuttavia, i casi in cui le chat di Whatsapp vengono utilizzate impropriamente per attività illecite o per la diffusione di informazioni e video compromettenti. Proprio per questo motivo, alcuni dei contenuti pubblicati sull’app possono diventare anche una prova indiziaria decisiva nello svolgimento di processi o in altri casi afferenti l’ambito della giustizia civile e penale.

Addio a Whatsapp, la nuova legge fa discutere

Proprio per l’importanza che le chat di Whatsapp possono assumere in tema di giustizia e sicurazza, in Svezia è stata proposta l’approvazione di una legge che punta a imporre a tutte le app di messaggistica di salvare i messaggi privati dei loro utenti e per metterli a disposizione degli inquirenti al fine di contrastare la criminalità organizzata e il terrorismo. 

A presentare la proposta di legge è stato il Ministro della Giustizia, Gunnar Strommer. Immediata ed inevitabile la reazione dei proprietari delle app che hanno già minacciato di limitarne se non impedirne del tutto l’operatività in Svezia se la legge dovesse essere approvata. “Se la scelta è tra seguire questa legge o lasciare il mercato svedese, allora lasceremo il mercato svedese“, questa la dura presa di posizione di Meredith Whitaker, presidente dell’app Signal, riportate dall’Ansa.

Si sono schierati contro l’entrata in vigore della nuova legge anche esperti di sicurezza informatica che hanno firmato una lettera per invitare il Governo svedese a rivedere la sua decisione. Uno dei firmatari della missiva, Frederik Lindeberg, ha dichiarato che il controllo sulle chat di Whatsapp, oltre a minare la privacy degli utenti, rappresenta un rischio per la sicurezza nazionale qualora tale funzione venisse usata anche dalle intelligence di paesi stranieri.

Infine, la legge proposta dal governo svedese imporrebbe a Whatsapp e alle altre app di messaggistica di predisporre funzionalità specifiche per la crittografia delle chat tali da differenziarsi da quelle utilizzate altrove. Di fatto, dovrebbe essere creati uno Whatsapp o un Telegram specifici per la Svezia, prospettiva ulteriore che rende tutt’altro che inverosimile l’abbandono di quel mercato.